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Pinacoteca Ambrosiana di Milano

L'Ambrosiana, prestigiosa istituzione culturale fondata dal cardinale Federico Borromeo nel dicembre 1609, è situata a pochi passi da piazza del Duomo, nel centro di Milano, ed è sede delle antiche sale della Biblioteca, custode di importanti e rari manoscritti, e della Pinacoteca, dove è possibile ammirare unici e preziosi capolavori dell'arte italiana ed internazionale. 
La Pinacoteca Ambrosiana è uno dei luoghi più visitati dai turisti che si trovano a Milano, la sua costituzione risale al 1618, quando il cardinale Federico Borromeo donò la sua raccolta privata di quadri e ad essa si affiancò, nel 1621, l'Accademia di Belle Arti. 
All'inizio della sua attività, all'Accademia aderirono numerosi scultori, pittori ed architetti come Giovan Andrea Biffi (scultura), Fabio Mangone (architettura), il Cerano, Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone e Daniele Crespi (pittura), ma col passare del tempo decadde e nel 1776 l'Accademia cessò di esistere. Rimase in vita e si sviluppò, invece, la Quadreria, che conservava già la raccolta privata del cardinale Borromeo, composta da alcune opere di Raffaello, Leonardo, Luini, Tiziano, Caravaggio, Brueghel esposte tuttora nelle sale numero 1, 4, 5, 6 e 7 della Pinacoteca. All'epoca, nella Quadreria, si contavano circa 250 dipinti (tra originali e copie), attualmente si contano più di 1.500 opere, tra cui: la Galleria Resta che comprendente 248 disegni di vari maestri; il Codice Atlantico di Leonardo (1750 disegni di carattere tecnico-scientifico ed attualmente conservato all'interno della Biblioteca Ambrosiana) ed il grande cartone di Raffaello raffigurante la Scuola d’Atene (conservato nella sala numero 5 della Pinacoteca Ambrosiana). 
Nel corso del '900 la Pinacoteca ha subito una serie di ristrutturazioni dovute agli ampliamenti dell’edificio ed in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale ed i diversi interventi furono diretti da: Luca Beltrami, Antonio Grandi, Luigi Cavenaghi (per quanto concerne i lavori del 1905-1906); Ambrogio Annoni (lavori degli anni 1932-1938); Luigi Caccia Domioni (per quanto riguarda i lavori di riassestamento del 1963). 
Tra i dipinti più famosi conservati all'interno della Pinacoteca Ambrosiana vanno segnalati i seguenti capolavori: la 'Canestra di frutta' del Caravaggio, il 'Ritratto di dama' di Giovanni Ambrogio De Predis (per alcuni raffigura Beatrice d’Este, moglie di Ludovico il Moro), la 'Madonna del padiglione' del Botticelli, il 'Presepe' del Barocci, l’Adorazione dei Magi' del Tiziano, la 'Sacra Famiglia' del Luini, il 'Fuoco e l’Acqua' di Brueghel. La Pinacoteca Ambrosiana, inoltre, custodisce l'unico dipinto su tavola di Leonardo esistente a Milano: il Musico
All'interno delle ventiquattro sale della Pinacoteca, inoltre, è possibile ammirare opere di pittura veneta, lombarda, italiana, fiamminga, tedesca, sculture, affreschi ed i capolavori di: Bramantino, Bergognone, Bernardino Luini, Jacopo Bassano, Moretto, Savoldo, Giovan Paolo Lomazzo, Cerano, Morazzone, Daniele Crespi, Anton Raphael Mengs, Andrea Appiani e molti altri.